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Compravendita oro: funzionamento e tassazione in Italia

La compravendita dell'oro è una pratica antica quanto la storia stessa delle economie globali. Sia investitori privati che aziende, da sempre, hanno fatto riferimento all'oro come rifugio sicuro o come asset di investimento.

Vediamo insieme il funzionamento della compravendita dell'oro in Italia, dedicando particolare attenzione alla regolamentazione fiscale.

pila di monete in oro da collezione

Cosa si intende per compravendita di oro

Quando si parla di compravendita oro ci si può riferire sia all'oro fisico (come lingotti e monete) sia ai prodotti finanziari legati all'oro (come i fondi quotati in borsa).

Mentre l'oro fisico è tangibile e richiede una gestione logistica e concreta del prodotto, i prodotti finanziari legati a questo asset permettono di investire sull'andamento del prezzo dell'oro senza possederlo fisicamente.

Come funziona la compravendita di oro

La compravendita di oro per investimento prevede la vendita e l’acquisto di oro nella prospettiva che il suo valore aumenti nel tempo, in base agli andamenti del mercato.

Sebbene l'oro non offra dividendi come le azioni, infatti, possiede l'innegabile vantaggio di tutelare l’investimento dai rischi dell'inflazione e dalla volatilità dei mercati azionari.

Tassazione oro fisico: cosa prevede il regime fiscale in Italia

Investire in oro, in Italia, è particolarmente consigliato anche per un altro fattore: la normativa prevede l’esenzione IVA per l’oro da investimento. Oltre alle dinamiche che determinano la compravendita dell'oro è quindi fondamentale capire anche cosa si intende per oro da investimento.

L’articolo 1 della legge n.7 del 17/01/2000 stabilisce che rientrino in questa categoria:

  • “lingotti o placchette di peso accettato dal mercato dell'oro, ma comunque superiore ad 1 grammo, di purezza pari o superiore a 995 millesimi, rappresentato o meno da titoli”;
  • “le monete d'oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno o hanno avuto corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a un prezzo che non supera dell'80 per cento il valore sul mercato libero dell'oro in esse contenuto”.

Questo distingue l'oro da investimento da altri beni di consumo o da investimento, per i quali l'IVA è normalmente applicabile.

legale consulta normativa su compravendita oro

Compravendita oro per investimento: la dichiarazione delle plusvalenze

La compravendita di oro da investimento può generare plusvalenze di natura finanziaria, che la legislazione italiana sottopone a tassazione con l’applicazione di un’imposta sostitutiva.

La Legge di Bilancio 2024 ha apportato modifiche sostanziali alla precedente legge (art. 68 del tuir). In caso di presenza delle fatture di acquisto, sulla plusvalenza eventualmente realizzata è dovuta un'imposta sostitutiva in misura pari al 26%, equiparabile a transazioni finanziarie, che si liquida nella dichiarazione dei redditi relativa all'anno in cui viene incassato il corrispettivo.

In caso di assenza di documentazione di acquisto, viene applicata un’imposta del 26% sul totale corrispettivo di vendita. È quindi sempre consigliato conservare la documentazione di acquisto del metallo.

Per avere una panoramica esaustiva, aggiornata e puntuale del regime fiscale previsto per la compravendita di oro da investimento, affidati a professionisti del settore: i consulenti Italpreziosi sono a disposizione per fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno, sicure e verificate.