Nuovo record per l’oro nella giornata di martedì 22 aprile: per la prima volta nella storia è volato oltre i 3.500 dollari l’oncia, con un picco massimo di 3.509,90.


A pesare sul prezzo dell’oro il clima di tensione tra Donald Trump e la Banca centrale statunitense (Fed), che rifiuta di anticipare il taglio dei tassi d’interesse per timore che la politica della Casa Bianca inneschi l’inflazione

Il presidente, dopo aver etichettato Powell con l’appellativo di “Mr Too Late” (Signor Troppo Tardi) ha incolpato la prudenza della Federal Reserve di un possibile rallentamento economico, recriminando i sette tagli già andati in porto in Europa.

Le parole di Trump hanno spinto i mercati statunitensi in profondo rosso: il Dow Jones e l’S&P in calo del 2,6%, il Nasdaq di oltre il 3. Il dollaro è sceso al minimo da tre anni, e il timore di una perdita di credibilità della Federal Reserve potrebbe compromettere ulteriormente la fiducia nel biglietto verde.

Ancora in salita il rendimento dei Treasury a 10 anni, aumentato di oltre il 4,37%. Dopo il rally innescato sul mercato dei bond dall’annuncio dei dazi Trump, la drammatica svendita che è seguita ha alimentato ulteriormente l’instabilità dei mercati.

Il 23 aprile si è aperto con un generale allentamento della tensione, e un ribasso del prezzo dell’oro. Trump ha ammorbido i toni nei confronti di Powell, smentendo quelle voci che lo volevano addirittura in procinto di licenziare il presidente della Fed. Ha comunque ribadito che vorrebbe vederlopiù attivo” nell’abbassare i tassi d’interesse, garantendo così all’economia statuntense lo stimolo di cui, a detta di Trump, avrebbe bisogno.

Scema la tensione con Pechino dopo che il tycoon ha promesso una riduzione dei dazi nei confronti della Cina, che non sembrano più destinati a rimanere fissi al 145%. Notizie che rallegrano Wall Street, con il Dow Jones in salita dell’1,86%, il Nasdaq del 3,44% e l’S&P del 2,55%.

Prezzi dell’oro in notevole ribasso nelle contrattazioni statunitensi del 23 aprile, a causa di un clima più disteso nei mercati e delle forti prese di profitto da parte dei trader a breve termine. Anche l’aumento della propensione al rischio gioca a sfavore del metallo giallo, che è sceso di 90,70 dollari a 3.328,70 dollari l’oncia.

In calo anche l’argento, che ha perso 0,12 dollari e si è assestato a quota 32,785 dollari

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Fonti: 

Trump critica Powell e i mercati crollano - LaRepubblica

Dazi affossano borse globali - LaRepubblica

Trump conferma: nessuna intenzione di licenziare Powell - Forbes