Report settimanale - 11 agosto 2017
Report settimanale - 11 agosto 2017
Le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Corea del Nord iniziano a riflettersi sui mercati azionari. Dopo un periodo di calma piatta durante il quale i listini hanno fatto nuovi record al rialzo (specialmente Nasdaq e SP500) gli operatori stanno iniziando a valutare più seriamente la possibilità di un conflitto militare tra i due paesi.
E a nulla sono valse le rassicurazioni fornite in settimana dal Segretario di Stato USA Rex Tillerson: Pyongyang si è affrettata a riaccendere la fiamma con Washington ribadendo le minacce fatte nei giorni scorsi all'isola di Guam (centro di importanza strategica situato nell’oceano Pacifico) affermando di voler cancellare “senza alcuna pietà i provocatori che fanno tentativi disperati di soffocare il Paese socialista". Pyongyang si è inoltre detta pronta a sferrare un attacco missilistico verso la metà del mese corrente. Nel frattempo il Segretario alla Difesa Usa, Jim Mattis, avverte che una guerra con la Corea del Nord avrebbe conseguenze catastrofiche e che quindi sarebbe meglio per entrambi i Paesi risolvere la questione attraverso gli sforzi diplomatici.
A seguito dell’acuirsi delle tensioni geopolitiche praticamente tutte le borse (americane, europee e asiatiche) si avviano a chiudere la peggiore settimana da inizio anno. Le vendite hanno riguardato tutti i settori (industria, telecomunicazioni) e ad accusare particolarmente il colpo sono state le banche.
Gli investitori si stanno sempre più orientando verso gli asset considerati tradizionalmente beni rifugio quali oro, yen giapponese e franco svizzero. Forti acquisti anche sui titoli di Stato tedeschi e americani.
Il metallo giallo si è avvicinato alla soglia dei 1290 $/oz e sta puntando a ritestare i massimi relativi a 1300. Buona performance anche per quel che riguarda l’argento che nella seduta di giovedì ha toccato i 17,230 dollari l’oncia. Brilla il il platino (che la scorsa settimana ha guadagnato un 3%) e che si avvia verso un test dei massimi di metà aprile in area 990 $/oz. Prosegue la corsa al rialzo pure il palladio, ormai prossimo ai 900 $/oz.
Il cambio EURUSD continua per ora a rimanere nel range 1,16 – 1,19 mentre perde terreno il dollaro americano contro lo yen che nella seduta di giovedì ha toccato il minimo da otto settimane a questa parte (108,90).
Cambiano anche le dinamiche di mercato: dopo diverse settimane durante la quali si è potuto assistere ad una scarsissima volatilità, ora, a causa delle crescenti tensioni, il trend sembra iniziare ad invertire. Il VIX è balzato a quota 16 (+50% dai recenti minimi e livello più alto dalle elezioni americane). Si segnala un aumento della volatilità anche sull’oro e sui preziosi in generale.
VIX e Comex XAU vol a 30 giorni
Oro (XAUUSD)
Il metallo giallo prosegue la corsa verso l’alto spinto dalle già summenzionate tensioni geopolitiche sebbene continui a rimanere incastrato nel canale formatosi negli ultimi quattro mesi avente come base i 1195 dollari e come “soffitto” i 1295. Il prezzo rimane tuttavia costantemente al di sopra sia della media mobile a 55 giorni (in area 1253 $/oz) sia a quella a 200 giorni (posta più in basso a 1229 $/oz). L’outlook di lungo termine è costruttivo: ciononostante per essere confermato necessita una chiusura settimanale al di sopra dei 1295 $/oz. Solo allora il prezzo potrebbe spingersi verso i massimi toccati a luglio dello scorso anno a quota 1375 dollari.
Grafico XAUUSD (principali supporti e resistenze)
Argento (XAGUSD)
L’argento, dopo il recente minimo sotto i 15 dollari l’oncia, ha rimbalzato vigorosamente ed ora è vicino al ri-test della media mobile a 200 giorni in area 17,20 $/oz. Una chiusura al di sopra di questo livello potrebbe spingere il metallo verso i 17,80 $/oz (massimi relativi di periodo). Tale livello chiave, se rotto, potrebbe fornire un ulteriore spunto rialzista in area 18,70 $/oz (massimi di aprile).
Grafico XAGUSD (principali supporti e resistenze)
Platino (XPTUSD)
L’outlook di lungo termine rimane positivo anche per ciò che concerne il platino. Il metallo ha dimostrato di aver trovato un buon supporto in area 890 $/oz (minimi di dicembre 2016) e continua a proseguire la corsa verso l’alto. Il segnale di forza è dato anche dalla rottura della downtrend a 955 $/oz (coincidente tra l’altro con la media mobile a 200 giorni). Una chiusura sopra la resistenza posta a 972 $/oz potrebbe spingere il prezzo prima in area 1040 $/oz e, successivamente, in area 1050 $/oz.
Grafico XPTUSD (principali supporti e resistenze)
Palladio (XPDUSD)
Come il resto dei preziosi anche il palladio sta vivendo una fase rialzista e si sta lentamente approcciando sia verso i massimi toccati nel 2014 posti a 911 dollari l’oncia, sia verso i massimi più recenti a 914 $/oz. Il metallo rimane costantemente sopra la media mobile a 55 giorni in area 859 $/oz. Anche se tale segnale rappresenta solitamente una certa solidità del movimento in corso, le resistenze poste a 911 dollari prima e 914 dopo potrebbero respingere il metallo verso livelli di prezzo più bassi.
Grafico XPDUSD (principali supporti e resistenze)
Eurodollaro (EURUSD)
Come già anticipato in precedenza, il dollaro continua a rimanere debole nei confronti dell’euro. Il cambio oscilla attorno all’area 1,1750 ed ogni tentativo di correzione verso il basso viene prontamente assorbito da nuovi compratori. Per la valuta dell’eurozona l’outlook resta positivo. Il biglietto verde è appesantito sia dalla sfiducia per le mancate riforme promesse dall’amministrazione Trump, sia dalla FED che recentemente si è mostrata più “colomba” riguardo l’innalzamento dei tassi di interesse.
Grafico EURUSD (principali supporti e resistenze)
Per concludere
ORO |
Resistenze |
1295,1300 |
1350,1375 |
Supporti |
1229 |
1250 |
ARGENTO |
Resistenze |
17,10 |
17,60 |
Supporti |
15,30 |
15,60; 16,00 |
PLATINO |
Resistenze |
995 |
1045,1050 |
Supporti |
900 |
913, 915 |
PALLADIO |
Resistenze |
911,915 |
950 |
Supporti |
830,835 |
860 |
EURUSD |
Resistenze |
1,1800 |
1,1880 |
Supporti |
1,1150 |
1,1350 |
Fonti: Bloomberg, Commerzbank, MPS Capital Services, Mitsubishi Corporation International. Finito di redarre alle 14:00 di venerdì 11 agosto 2017.