Report settimanale – 16 marzo 2018
Report settimanale – 16 marzo 2018
La settimana sui mercati è stata piuttosto tranquilla, nonostante Oltreoceano prosegua la guerra commerciale che vede protagonisti gli Stati Uniti contro il resto del mondo. E come se non bastasse, a Washington i problemi in seno all’amministrazione Trump non paiono mai aver fine. Infatti, dopo l’ennesimo licenziamento – questa volta è toccato al segretario di Stato Rex Tillerson – voci di corridoio vorrebbero che sul piatto ci sia un’altra testa importante pronta a saltare, ossia quella del consigliere per la sicurezza nazionale Mc Master. La Casa Bianca ha al momento smentito le sopraccitate indiscrezioni, fatto sta che i mercati in questo giorno di chiusura paiono piuttosto cauti. E sempre sul piano politico le tensioni tra Regno Unito e Russia si aggravano. Secondo Londra, i russi avrebbero avvelenato – utilizzando un agente chimico – una ex spia di Mosca (e la figlia) riparati su suolo britannico. Alle voci di condanna del gesto si sono presto aggiunte altre nazioni, quali Francia, Germania e Stati Uniti.
Tornando all’economia, i dati sull’inflazione dell’area euro (pubblicati in giornata venerdì 16 marzo) deludono gli analisti: a fronte di un 1,6% atteso l’inflazione registrata a febbraio è stata dell’1,3%, ai minimi da dicembre. Per ciò che concerne i metalli preziosi, la settimana è stata negativa pressoché per tutto il compartimento: oro, argento, platino e palladio hanno fatto registrare lievi perdite rispetto alla settimana scorsa, quando i metalli avevano provato un timido recupero. Complice della discesa la ritrovata forza del dollaro, il quale, soprattutto nei confronti dell’euro, ha guadagnato terreno: il cambio viaggia attualmente attorno l’1,22.
Contrastanti le performance dei listini azionari: la settimana è stata negativa per quelli americani mentre moderatamente positiva per quelli europei. Tra quest’ultimi spicca il DAX, grazie soprattutto al via libera concesso dal Bundestag alla Merkel per la formazione del suo quarto governo consecutivo. La Cancelliera governerà con la – ormai collaudata formula – della Große Koalition coi socialdemocratici.
Infine, proseguono i negoziati tra partiti per decidere quali saranno coloro che andranno al timone dell’Italia. Attualmente i giochi sono in pieno svolgimento e non è ancora dato sapere chi sarà al Governo e chi, invece, all’opposizione. I mercati, tuttavia, non si mostrano particolarmente preoccupati.
Oro (XAUUSD)
Settimana negativa per il metallo giallo che sfonda una trendline rialzista piuttosto importante e si adagia poco sopra i 1300 dollari l’oncia. Il prezzo si sta avvicinando sempre più alle medie mobili a 100 e 200 giorni ed un possibile test delle due a questo punto non è più un’ipotesi remota. Il quadro tecnico rimane neutrale. A sostenere il prezzo del metallo rimane ci sono le sopraccitate tensioni geopolitiche tra Regno Unito e Russia, a cui si sono aggiunti Stati Uniti, Francia e Germania. Non si possono tuttavia escludere ulteriori ribassi che, nel lungo termine, potrebbero tuttavia essere visti come occasioni di acquisto qualora si verificasse un deterioramento del quadro geopolitico internazionale.
Grafico giornaliero XAUUSD (principali supporti e resistenze)
Anche sul grafico settimanale l’outlook rimane neutrale. Il metallo resta bel al di sopra delle medie mobili a 100 e 200 giorni e continua ad oscillare nel canale rialzista partito a gennaio 2017. Tuttavia, il mancato sfondamento dei 1350 $/oz non lascia adito ad ulteriori spunti rialzisti. L’area da monitorare resta quella dei 1300-1310 $/oz: uno sfondamento al ribasso di quest’ultima potrebbe innescare ulteriori vendite. Occhi puntati sui dati macroeconomici americani: se quest’ultimi dovessero deludere le aspettative degli analisti il dollaro ne risentirebbe allontanando inoltre i rialzi dei tassi previsti per l’anno in corso.
Grafico settimanale XAUUSD (principali supporti e resistenze)
Argento (XAGUSD)
Anche questa settimana l’argento rimane compresso nel triangolo che costringe il prezzo in un range davvero esiguo (16,40/16,50 – 17,50 $/oz) sebbene vi sia attualmente in corso un primo importante test nella parte inferiore. Le quotazioni attualmente viaggiano al di sotto delle medie mobili a 100 e 200 giorni l’outlook continua a rimanere negativo. Come già detto da monitorare con attenzione sono i due lati del triangolo in formazione: lo sfondamento di uno dei due è solito innescare un forte movimento direzionale (ribassista o rialzista a seconda dei driver scatenanti, in questo caso ribassista).
Grafico settimanale XAGUSD (principali supporti e resistenze)
Platino (XPTUSD)
In settimana il platino riscivola sotto la media a 100 giorni e si appoggia al supporto in area 950 dollari l’oncia che coincide, tra l’altro, con il lato più esterno del canale ribassista. L’outlook è neutrale sebbene il mancato soprasso dei 975 $/oz non sia certo di buon auspicio per le quotazioni. Da monitorare, la settimana prossima, il probabile rientro nel canale ribassista. In quel caso l’outlook diventerebbe negativo.
Grafico settimanale XPTUSD (principali supporti e resistenze)
Palladio (XPDUSD)
Lievi perdite quelle fatte segnare questa settimana dal palladio, sempre in scia ai timori che ruotano attorno ai recenti dazi varati dal governo Trump: alcuni analisti temono che i suddetti dazi possano essere estesi anche ad altri metalli ad uso industriale (platino e palladio vengono infatti impiegati in larga scala dall’industria automobilistica). Il metallo ha testato la parte inferiore del canale rialzista ed è poi rimbalzato fino ad andare a testare il livello critico dei 1000 $/oz. Attualmente il quadro – sostenuto da buoni fondamentali – è ancora rialzista. Va tuttavia monitorata l’evoluzione del recente movimento ribassista.
Grafico settimanale palladio (principali supporti e resistenze)
Eurodollaro (EURUSD)
Ennesima settimana di permanenza all’interno del box 1,20 – 1,25 per il cambio eurodollaro. L’outlook è neutrale sebbene il tasso viaggia abbondantemente sopra le medie mobili a 100 e 200 giorni. Verso l’alto l’ostacolo da superare rimane la soglia degli 1,25 mentre verso il basso troviamo ancora i soliti supporti: 1,22 – 1,20 -1,18 ed infine 1,16.
Grafico settimanale EURUSD (principali supporti e resistenze)
In breve
ORO |
Resistenze |
1365 |
1375 - 1380 |
Supporti |
1235 - 1250 |
1310 - 1350 |
ARGENTO |
Resistenze |
17,35 |
17,70 - 18 |
Supporti |
15,60 - 16,15 |
16,62 -16,65 |
PLATINO |
Resistenze |
1010 |
1030 - 1045 |
Supporti |
890 |
910 - 915 |
PALLADIO |
Resistenze |
1100 |
1150 - 1175 |
Supporti |
950 - 960 |
985 -1000 |
EURUSD |
Resistenze |
1,21 – 1,22 |
1,25 – 1,27 |
Supporti |
1,1850 |
1,19 |
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