Il prezzo dell'oro si impenna dopo l'insediamento di Trump: preoccupano le tariffe commerciali
Il prezzo dell'oro si impenna dopo l'insediamento di Trump: preoccupano le tariffe commerciali
Il presidente eletto Donald Trump è tornato lunedì a occupare lo studio ovale, portando con sé la promessa di imporre tariffe su tutte le importazioni.
Dopo aver annunciato dazi del 25% a Messico e Canada Trump volge il suo sguardo alla Cina, contro la quale promette tariffe del 10%. Nel mirino anche l’UE, che il presidente ha definito “molto, molto cattiva” nei confronti degli Stati Uniti, in deficit di 350 miliardi di dollari con l’Unione. Verosimile quindi che l’Europa debba prepararsi a nuovi dazi, anche se al momento non sono stati annunciati ufficialmente.
Nonostante Trump si sia astenuto dall’imposizione di tariffe commerciali il primo giorno di mandato, permettendo ai mercati di tirare un sospiro di sollievo, le politiche protezionistiche restano parte essenziale della sua agenda e l’incertezza sui dazi permane.
La Federal Reserve (Fed) e la Banca Centrale Europea (Bce) potrebbero adottare politiche opposte sui tassi: mentre la Fed dovrebbe mantenerli invariati a causa del protezionismo commerciale voluto da Trump e delle politiche fiscali espansive, che minacciano di scatenare un nuovo aumento dell’inflazione, la sua controparte europea continuerà a operare i tagli. La Bce prevede infatti una crescita limitata per l’Eurozona, ma un ritorno del dato inflazionario al 2% praticamente certo.
Oggi i prezzi dell’oro hanno toccato un nuovo picco da 11 settimane, complici un dollaro più debole e un incremento degli acquisti da parte dei mercati esteri.
Fonti:
- Trump manda la Cina in netto rosso, annuncia dazi del 10%. E prende di mira l’Ue
- L'oro raggiunge il massimo di oltre 2 mesi a causa dei rischi della politica di Trump e del dollaro debole
- Trump è tornato: cosa significa per i tassi d'interesse dell'eurozona?