Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange i futures dell’oro USA con consegna a dicembre hanno toccato il picco intraday di 1.363,10 dollari l’oncia troy. Successivamente si è attestato a 1.362,25 dollari, alle 12:45GMT, o 8:45AM ET, in salita di 15,55 dollari o dell’1,15%.
Ieri l’oro è salito di 5,40 dollari, o dello 0,4% dopo il rilascio di dati economici deludenti che hanno fatto scendere il dollaro ed hanno pesato sulla possibilità di un imminente aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.
I futures del fondi Fed vedono attualmente al 39% la probabilità di un aumento dei tassi per dicembre, secondo lo strumento Fed Watch del CME Group (NASDAQ:CME). La scorsa settimana il livello era al 50%. È al 12% la probabilità di un aumento dei tassi per settembre, contro il 20% segnato ieri.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, stamane è sceso a 95,40, staccandosi dai livelli di 96,50 di qualche giorno fa.
Un dollaro più debole solitamente spinge l’oro perché aumenta l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Il metallo giallo ha subito un’impennata al massimo di oltre due anni di 1.370 dollari meno di una settimana fa, per poi andare nuovamente sotto pressione dopo il rilascio di dati deludenti negli USA che avevano spinto gli investitori a ridimensionare le aspettative verso un aumento dei tassi.
Dall’inizio dell’anno il metallo prezioso è salito di quasi il 26%, spinto dai timori sulla crescita globale e dalle aspettative verso aspettative di stimolo monetario.
Sempre sul Comex i futures dell’argento con consegna a settembre sono saliti di 59,3 centesimi, o del 2,99%, a 20,44 dollari l’oncia troy nella mattinata di New York, mentre i futures del rame sono saliti di 4,7 centesimi o del 2,19% a 2,197 dollari la libbra.