È previsto un aumento di 180.000 posti di lavoro ad agosto, dopo l’incremento di 255.000 unità nel mese precedente.

Un report positivo alimenterebbe le aspettative di un aumento dei tassi USA a settembre, dopo i commenti degli ultimi giorni dei funzionari della Fed che hanno riacceso le speranze di un aumento dei tassi a breve termine.

In attesa dei dati sull’occupazione, i mercati valuteranno i report sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sulla produttività non agricola, attesi oggi. In programma anche i dati sull’indice PMI di Markit per il settore manifatturiero ed i dati dell’ISM sul settore manifatturiero alle 10:00 ET (14:00 GMT), nonché il report sulle spese edilizie.

L’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scende di 1,10 dollari, o dello 0,08%, a 1.310,30 dollari l’oncia.

Ieri, il prezzo è sceso al minimo di 1.306,90 dollari, il minimo dal 24 giugno, dopo i dati positivi sull’occupazione nel settore privato USA che hanno alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa essere pronta ad alzare i tassi in occasione del vertice in agenda questo mese.

Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, esiste una possibilità del 27% di un aumento dei tassi a settembre. La probabilità di un aumento a dicembre è pari a circa il 59%.

Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi USA, il cui aumento farebbe salire il costo di investimenti senza rendimento come i lingotti, facendo schizzare il dollaro.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,05 questa mattina, dopo aver segnato 96,25 nella notte, il massimo dal 9 agosto.

Un dollaro forte di solito pesa sull’oro poiché riduce l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più costose per i titolari di altre valute.

Gli investitori stanno valutando una serie di report sul settore manifatturiero cinese rilasciati questa mattina che hanno rivelato un quadro misto dello stato di salute del settore manifatturiero del paese.

L’indice ufficiale dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è tornato in espansione ad agosto, salendo a 50,4 da 49,9 del mese prima.

Tuttavia, il report che tiene conto delle piccole e medie imprese ha mostrato che le condizioni operative del settore sono stagnanti.

La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame ed è responsabile di quasi il 45% della domanda globale del metallo rosso.